BOLOGNA – Dopo qualche anno passato dietro alle quinte, torna alla politica attiva Manes Bernardini. L’ex ‘enfant prodige’ della Lega Nord, già consigliere regionale e comunale a Bologna, che sette anni fa lasciò il Carroccio in polemica con la guida di Matteo Salvini, oggi rientra nell’agone politico sotto la bandiera di Forza Italia. E nel corso della sua presentazione ufficiale, questa mattina a Bologna al fianco della coordinatrice regionale degli azzurri, Rosaria Tassinari, non risparmia bordate proprio al suo ex partito. “La Lega oggi è l’opposto di Forza Italia ed è la brutta fotocopia di Fdi– attacca Bernardini- qui serve serietà e grazie al nostro lavoro non ci sarà spazio per le boutade della Lega. Come quella di Salvini che suona ai campanelli, che cinque anni fa ci ha fatto perdere le regionali contro Bonaccini. Spero che la Lega in questa campagna elettorale abbia senso di responsabilità e non faccia fare figuracce al centrodestra come allora”.
“A SALVINI NON FAREI AMMINISTRARE NEANCHE UN CONDOMINIO, TORNO A DIRLO”
Secondo Bernardini, dunque, il Carroccio “è un partito incoerente, che dal giorno alla notte ha abbandonato l’idea del federalismo e abbracciato il nazionalismo. Sono contento di essere stato tra i primi a sfidare Salvini su questo. Me ne andai perchè non condividevo la linea politica e mi chiedo come fanno i leghisti della prima ora a stare ancora dentro. La Lega è cambiata. Quando perdi la tua identità e non sei coerente, vai in cortocircuito e perdi la gente. Dissi allora che a Salvini non farei amministrare neanche un condominio e lo dico anche oggi”. I siluri non mancano pure all’indirizzo di Fratelli d’Italia. A partire dal Passante di mezzo. “Abbiamo sperato in una riflessione- dice Bernardini- invece il viceministro Galeazzo Bignami dice che è una priorità. E io vado in cortocircuito, perchè come centrodestra per anni ci siamo battuti contro il Passante di mezzo. Vorrei qualche chiarimento da lui su questo”.
“NON HO MAI SMESSO DI OCCUPARMI DEL TERRITORIO”
Il Passante di Bologna “è un’opera che non risolverà i problemi– insiste Bernardini- è una scelta politica sbagliata. E mi spiace vedere Bignami che la avalla. Ci saremmo aspettati invece la proposta di soluzioni innovative come il Passante sud e la bretella Setta-Reno, che sarebbero fondamentali”. Polemiche con gli alleati a parte, Bernardini spiega così il suo ingresso in FI. Dopo il passo indietro degli anni scorsi, sottolinea, “non ho mai smesso di occuparmi del territorio. La politica si può fare in tanti modi, non solo dentro i partiti. In questi anni però molti mi hanno chiesto di tornare, perchè c’è bisogno di un legame tra eletti e territorio. E in effetti in mezzo tra Pd e Fdi c’è una marea di gente e di problemi che aspettano una forza politica seria”. Forza Italia, sostiene Bernardini, “è una speranza per tanti per tornare a una politica con la P maiuscola, senza boutade o specchietti per le allodole”.
È probabile che Bernardini sarà in lista alle prossime regionali con gli azzurri, anche se ad oggi “di un’eventuale candidatura non abbiamo ancora parlato- si schermisce il diretto interessato- il mio rientro non è finalizzato a questo, ma per occupare uno spazio politico che oggi non è presidiato“. Per Bernardini infrastrutture, rilancio dell’Appennino, emergenza abitativa e disagio giovanile sono le priorità che il centrodestra dovrebbe mettere nel programma elettorale. Sulle infrastrutture, ad esempio, “la politica è troppo succube di altri enti come Tper o Autostrade. Bisogna affrancarsi dai poteri forti”. Quanto all’Appennino, “non è competitivo: le aspettative dei turisti non vengono soddisfatte”. E punge: “Le Olimpiadi tra Bologna e Firenze erano una boutade elettorale e infatti non se ne parla più. Mi piacerebbe che in questa campagna elettorale non ci siano più sparate di questo tipo”.
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