Censimento 2022: record di denatalità e la popolazione invecchia
Milano, 18 dic. (askanews) – È un Italia che invecchia costantemente e con una denatalità da record. Questa la fotografia dell’Istat che ha analizzato il censimento 2022 su popolazione residente e dinamica demografica. L’anno scorso eravamo 58.997.201, 32.932 individui in meno rispetto al 2021. Cresce il peso della componente femminile, che rappresenta il 51,2 per cento della popolazione. Man mano che la popolazione invecchia l’età media sale, ed è arrivata infatti a 46,4 anni. L’invecchiamento della popolazione – nota l’Istat – è un processo che accomuna tutte le realtà del territorio pur in presenza di una certa variabilità. La Campania, con un’età media di 43,9 anni (era 43,6 nel 2021), continua a essere la Regione più ‘giovane’ mentre la Liguria, con un’età media di 49,5 anni (era 49,4 nel 2021) si conferma quella più ‘anziana’.I nati residenti in Italia sono 393mila nel 2022, con un tasso di natalità del 6,7 per mille. Si rilevano quasi 7mila nascite in meno rispetto al 2021 (-1,7%), e ben 183mila in meno (-31,8%) rispetto al 2008, anno in cui il numero dei nati registrò il più alto valore dall’inizio degli anni Duemila.I nati da genitori entrambi stranieri sono 53mila e costituiscono il 13,5% del totale dei nati. La diminuzione delle nascite – nota l’Istat – è in gran parte determinata dal calo della popolazione femminile nelle età convenzionalmente considerate riproduttive (dai 15 ai 49 anni), oltre che dalla continua diminuzione della fecondità.