Dovrà essere sempre consultato e dare l’approvazione
Roma, 17 mag. (askanews) – Giro di vite da parte del Vaticano su presunte apparizioni o eventi soprannaturali, che sembrano proliferare negli ultimi anni. Lo si fa con un dettagliato documento: “Norme del Dicastero per la Dottrina della Fede per procedere nel discernimento di presunti fenomeni soprannaturali”, reso noto oggi. Un pronunciamento del’ex Sant’Uffizio nel quale, spiega esplicitamente il prefetto, card. Víctor Manuel Fernandez “è importante capire che le nuove Norme mettono nero su bianco un punto fermo circa la competenza di questo Dicastero”. In sostanza, si spiega, se “da una parte, resta fermo che il discernimento è compito del Vescovo diocesano” sulle presunte apparizioni o episodi soprannaturali, dall’altra, “dovendo riconoscere che, oggi più che mai, questi fenomeni coinvolgono molte persone che appartengono ad altre Diocesi e si diffondono rapidamente in diverse regioni e Paesi, le nuove Norme stabiliscono che il Dicastero deve essere consultato e intervenire sempre per dare un’approvazione finale a quanto deciso dal Vescovo, prima che quest’ultimo faccia pubblica una determinazione su un evento di presunta origine soprannaturale”.
Se, infatti, “prima interveniva, ma si chiedeva al Vescovo di non nominarlo neppure, oggi il Dicastero manifesta pubblicamente il suo coinvolgimento e accompagna il Vescovo nella determinazione finale”.
Nel rendere pubblico quanto deciso a livello diocesano su questi episodi o fenomeni, puntualizza la Dottrina della fede, “si dovrà esplicitamente nei documenti scrivere la dicitura ‘d’intesa con il Dicastero per la Dottrina della Fede’”, cosa, invece, omessa in lcuni casi precedenti e fonte di confusione tra i fedeli.
Come già contemplato dalle Norme del 1978 promulgare da Papa Paolo VI, anche le nuove Norme prevedono che, in alcuni casi, “il Dicastero possa intervenire ‘motu proprio’. Infatti, dopo essere arrivati ad una determinazione chiara, le nuove Norme prevedono – si legge nel documento – che ‘il Dicastero si riserva, in ogni caso, la possibilità di intervenire nuovamente a seguito dello sviluppo del fenomeno’ e chiedono al Vescovo di ‘continuare a vigilare’ per il bene dei fedeli”, ha chiarito Fernandez.
Un accentramento nelle decisioni, queste, si specifica, dovute dal dato di fatto che “si verificano talvolta fenomeni (ad es.: asserite apparizioni, visioni, locuzioni interiori o esterne, scritti o messaggi, fenomeni legati a immagini religiose, fenomeni psicofisici e di altra natura) che sembrano oltrepassare i limiti dell’esperienza quotidiana e che si presentano come aventi di presunta origine soprannaturale”. Ma “parlare in modo accurato di tali eventi può superare le capacità del linguaggio umano”, mentre “con l’avvento dei moderni mezzi di comunicazione, tali fenomeni possono attirare l’attenzione o suscitare la perplessità di numerosi credenti e la loro notizia può diffondersi assai rapidamente, per cui i Pastori della Chiesa sono chiamati ad affrontare con sollecitudine tali eventi, cioè, ad apprezzare i loro frutti, a purificarli da elementi negativi o a mettere in guardia i fedeli dai pericoli che ne derivano”.
Gci