L’uomo accusato di omicidio colposo, l’arma era rubata
Castello di Cisterna, 2 gen. (askanews) – Omicidio colposo, porto e detenzione illegale di arma e ricettazione. Con queste accuse è stato fermato un nipote di Concetta Russo, la donna uccisa da un proiettile sparato in una casa di Afragola, provincia di Napoli, durante i festeggiamenti di Capodanno.L’uomo ha confessato, secondo quanto confermato dal comandante del nucleo investigativo dei carabinieri di Castello di Cisterna, Andrea Coratza. “Ha detto che aveva questa pistola da poco tempo, che pensava di averla scaricata e in realtà mentre la mostrava ai parenti è partito un colpo accidentalmente”. “A quanto risulta si sarebbe poi disfatto della pistola da solo”, ha aggiunto.È stato lo stesso accusato poi a far ritrovare la pistola, risultata rubata poco prima di Natale in Lombardia, secondo il comandante Coratza non da lui, che in in ogni caso non ha il porto d’armi.Nessuna accusa per i familiari presenti alla festa. “I familiari durante tutta la giornata non hanno voluto rilasciare dichiarazioni solo la sera si sono aperti”, “si trattava di un parente, avevano paura delle conseguenze”, ha detto Coratza.I familiari hanno chiamato e aspettato i soccorsi, l’ambulanza è arrivata nei tempi corretti, ha precisato il comandante, e la donna è morta il giorno dopo in ospedale.