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ROMA – Quattro soldatesse israeliane sono state liberate da Hamas, sono state affidate alla Croce Rossa per i controlli e il ritorno a casa. Si tratta di Karina Ariev, Danielle Gilboa, Naama Levy e Liri Albag, in stato di prigionia dal massacro del 7 ottobre.
Four Israeli female soldiers were handed over to the Red Cross.
No signs of torture on them; they appear to be in good health.
They were not civilians as Israel had claimed. pic.twitter.com/PW1ZwAiHRa
— Walid Mahmoud 🇵🇸 (@walidmahmodrouk) January 25, 2025
#BREAKING Footage of the four Israeli women forced to parade and wave to a crowd of armed terrorists before being handed to the Red Cross.
They have endured 477 days in hell. pic.twitter.com/kg1NgeRM1e
— Aviva Klompas (@AvivaKlompas) January 25, 2025
Hanno tutte tra i 19 e i 20 anni e fanno parte dell’unità di sorveglianza dell’Idf. Il rilascio è avvenuto come parte dell’accordo per il cessate il fuoco entrato in vigore domenica scorsa quando un gruppo di tre donne è stato liberato. In cambio, Israele ha rilasciato un gruppo di 200 ostaggi palestinesi, 50 per ogni soldatessa. In mattinata hanno lasciato la prigione Ofer, nella Cisgiordania, e la prigione di Ktziot, nel deserto del Negev.
Le 4 soldatesse sono in buone condizioni e hanno riabbracciato i familiari. In un video pubblicato dall’Idf, tutta la gioia di chi le ha aspettate in questi 477 giorni.
The moment when tears of sadness turned into tears of joy as the released hostages’ families saw their loved ones finally coming back home 💛 pic.twitter.com/AvvByt9chZ
— Israel Defense Forces (@IDF) January 25, 2025
VIOLATO PARZIALMENTE L’ACCORDO PER IL CESSATE IL FUOCO
L’elenco delle quattro soldatesse viola parzialmente l’accordo di cessate il fuoco che stabilisce una scala di priorità per le liberazioni: prima le donne civili, poi le donne soldato, seguite dalle anziane e poi da quelle considerate estremamente malate. C’è, però, l’intenzione di non far saltare il fragile equilibrio che si è venuto a creare, così i nomi delle 4 soldatesse sono stati approvati.
IL COMPITO DELLE SOLDATESSE ISRAELIANE
Le ragazze erano di stanza a Nahal Oz e il loro compito era monitorare i movimenti della controparte lungo il confine con Gaza per garantire una pronta reazione delle milizie israeliane e la sicurezza delle comunità. Anche una quinta soldatessa – Agam Berger, 20 anni – faceva parte del gruppo, ma al momento non verrà liberata.
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