di Mattia Cecchini e Cristina Rossi
VENZIA – Colpevole di aver salvato la vita di una turista ma di essersi dimenticato delle “scartoffie”. E ora Saverio Amato, 44 anni, bagnino di salvataggio di lungo corso nel lido di Cavallino Treporti, in provincia di Venezia, dovrà pagare una multa da 1.032 euro.
IL SALVATAGGIO
Ecco come sono andate le cose: lo scorso 3 settembre, nella spiaggia di Ca’ Savio, nell’orario in cui Amato svolgeva il servizio di salvamento, una turista straniera di 70 anni aveva accusato un malore in mare ed è subito stata soccorsa dal bagnino: l’ha portata a riva e chiamato i sanitari, salvandole la vita. Peccato però che dopo due settimane, allo stesso bagnino che nel 2021 aveva ricevuto una lettera di encomio per un precedente salvataggio, è piovuto addosso invece il verbale di accertamento della Capitaneria di Porto di Cavallino-Treporti, con tanto di multa.
IL PERCHÈ DELLA MULTA
A far scattare la sanzione- spiega il quotidiano “Il Gazzettino”- è stata la violazione di una norma dell’ordinanza di sicurezza balneare che prevede appunto “la segnalazione immediata e tempestiva, all’ufficio marittimo, di una grave situazione di pericolo per la vita umana in mare”. Secondo il verbale, “la mancata comunicazione avrebbe precluso l’assolvimento dei compiti istituzionali della Capitaneria di Porto, avvisata successivamente dal personale del 118”. Nella sua memoria difensiva, il bagnino di salvataggio ha spiegato invece che, con i colleghi, “ha valutato l’emergenza, allertando il 118, il quale poi ha ritenuto di allertare l’elisoccorso e la Capitaneria di Porto secondo il proprio protocollo di gestione delle emergenze”.
LA SINDACA DI CAVALLINO TREPORTI: “CONTA LA SOSTANZA, HA GARANTITO SICUREZZA DELLA NOSTRA SPIAGGIA”
Ad ogni modo, in tanti si sono schierati in queste ore dalla parte del bagnino: i suoi colleghi, il datore di lavoro, le associazioni di categoria turistiche locali, la sindaca di Cavallino Treporti, Roberta Nesto, e persino il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia. In particolare la sindaca loda il gesto del 44enne e, come riporta oggi il Gazzettino, annuncia l’intenzione di voler dargli un riconoscimento. “Per noi conta la sostanza: questa vicenda conferma la sicurezza della nostra spiaggia”, motiva.
IL PRESIDENTE ZAIA: “MULTATO PER OMESSE SCARTOFFIE, NON VA BENE”
Infine, Zaia interviene sulla vicenda dai suoi profili social: “La necessità di rispettare norme, leggi e regolamenti vigenti non va mai messa in discussione, ma a volte la burocrazia ci mette lo zampino e seppellisce il buon senso. Mi auguro lo si voglia applicare nel caso del bagnino di Cavallino-Treporti, protagonista del salvataggio di una turista che rischiava di annegare e subito dopo multato di oltre mille euro per non aver tempestivamente seguito la procedura che prevede a suo carico una segnalazione formale ad altra autorità. Multato per omesse scartoffie. Non va bene”. Lo dice il Presidente della Regione, Luca Zaia, dopo che la notizia di un operatore di soccorso del litorale veneto, multato per non aver seguito una procedura burocratica dopo aver salvato una turista straniera in grave difficoltà, ha fatto il giro d’Italia.
“Mentre mi congratulo con Saverio Amato per il salvataggio effettuato con prontezza e tempestività– prosegue Zaia– mi auguro che chi ne ha l’autorità possa rivedere la sanzione comminata, valutando anche lo svolgersi degli eventi, che si riassume con una vita salvata dall’intervento di un bravo bagnino”. Fatti come questo, conclude Zaia, “non fanno bene all’immagine delle nostre spiagge, che sul mercato turistico competono con il mondo intero in una battaglia senza esclusione di colpi e che non vengono certo sostenute da vicende che dimostrano come la burocrazia sia sempre in agguato”.
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