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Key To Energy: accelerare sulle rinnovabili, ma senza strappi

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Il punto sulla decarbonizzazione con tutti i player del settore

Rimini, 5 mar. (askanews) – Idrogeno, fotovoltaico, eolico, idroelettrico e altre tecnologie green. La corsa verso la transizione energetica sta trasformando le priorità industriali e politiche nel nostro Paese, mettendo al centro gli investimenti nelle fonti rinnovabili. Il punto è stato fatto a KEY – The Energy Transition Expo organizzato a Rimini, dove sono stati chiamati a raccolta tutti i player del settore energetico.”La transizione energetica non può essere agita soltanto da un attore – ha spiegato Luca Piemonti, partner di Key to Energy -. Tutti insieme investitori, stakeholder, operatori del settore, consulenti, devono fare la loro parte. Lanciamo un invito a collaborare per abilitare questa transizione che è una grande opportunità di business ma anche un’opportunità di consegnare un mondo migliore ai nostri figli come dicono tanti”.”Together in charge” è l’invito che arriva dalla società di consulenza Key To Energy. Non tanto uno slogan ma un impegno effettivo per continuare il lavoro già avviato dagli attori in campo. “Siamo consapevoli ormai da tempo quali sono le risorse, i bisogni necessari da soddisfare per andare avanti nella transizione energetica – ha detto Luigi Michi, senior Advisor Key to Energy -. Siamo consapevoli: le risorse rinnovabili, l’infrastruttura di rete, lo stoccaggio. Sono gli elementi essenziali, ma tutti questi elementi oggi hanno bisogno di una notevole accelerazione”.C’è bisogno di risorse e investimenti, ma è necessario che la crescita avvenga in modo coordinato, senza strappi.”Non è la prima volta che si prova ad accelerare – ha proseguito Michi -, ma accelerare spesso lo si è fatto in modo scomposto. Se io spingo su una risorsa senza tener conto delle altre, dimenticandomi oppure non valutandola adeguatamente, crea uno strappo e mi trovo magari ad avere un sistema che non è quello che voglio, addirittura che non può funzionare. Ed è il caso che succede quando io mi muovo su queste risorse. Quindi il ‘senza strappi’ richiama una ben preciso modo di fare: devo farlo in modo ordinatore, devo evitare movimenti scomposti, devo agire simultaneamente su una pluralità di risorse, ognuna delle quali, ha assolutamente bisogno di interventi ad hoc, di una ricetta precisa”.Lo sviluppo delle rinnovabili deve essere programmato e attuato simultaneamente a quello dello degli impianti di stoccaggio. Ecco perché occorre un coordinamento tra produttori, consumatori, investitori e istituzioni.”Rinnovabili, accumuli, ma non si può parlare di questi due elementi senza parlare di infrastrutture e dello sviluppo della rete che deve accoglierle – secondo Piemonti -. Quindi questi sono i tre elementi chiave intorno alla transizione energetica di cui si parla”.Tra gli obiettivi concreti quello di innescare per quanto possibile attività predittive con l’identificazione di aree e fabbisogni. Definire poi rapidamente norme attuative che permettano di ottenere le autorizzazioni in tempi definiti. E completare un quadro regolatori che garantisca una prospettiva di remunerazione degli investimenti.

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