lunedì, 30 Settembre , 24

“La casa di ciascuna”, il teatro che aiuta le donne a curare le ferite

video news"La casa di ciascuna", il teatro che aiuta le donne a curare le ferite

A Tor Bella Monaca il progetto dell’attrice Vertova con Barbato (Fdi)

Roma, 1 mar. (askanews) – Trasformare la sofferenza in arte, allenare la forza, ritrovare la sicurezza in se stesse, curando le proprie ferite con il teatro: è quello che fa “La casa di ciascuna”, progetto di percorso teatrale rivolto a donne “fragili” della nota attrice Caterina Vertova in corso a Roma su iniziativa della consigliera comunale Francesca Barbato (Fdi).”È un progetto che vuole mettere insieme donne che hanno avuto esperienze differenti, a volte traumatiche nella loro vita, una malattia, una mastectomia, una violenza, una situazione di disagio sociale, non a caso abbiamo scelto il territorio di Tor Bella Monaca”, ha spiegato Barbato.”La casa di ciascuna” è ospitata al Teatro di Tor Bella Monaca, zona est di Roma, con l’ampio sostegno del presidente del Municipio delle Torri (Municipio VI) Nicola Franco, che ha appena promesso di rinnovarla per un altro anno. Alla presentazione del progetto nella sala conferenze stampa della Camera dei Deputati c’erano molte di queste donne:”Abbiamo i risultati della prima Pet e siamo in regressione. Sono più che certa che senza di loro non avrei avuto questo risultato”, ha rivelato una partecipante alla conferenza stampa alla Camera.Il progetto – a cui aderiscono il Policlinico Tor Vergata e l’Associazione differenza donna – è già stato realizzato anni fa a Torino e Bolzano. Niente spettacolo finale, ma una “restituzione” a marzo:”Io lo faccio con le donne perché questo so fare – ha spiegato Vertova, sottolineando – Non escono delle attrici, escono degli esseri umani che hanno ancora più consapevolezza, forza e determinazione ad andare avanti con la consapevolezza del proprio valore”.L’augurio è che questo percorso si estenda il più possibile: “Un progetto bello, importante e da sostenere come abbiamo fatto oggi e spero che oltre a Tor Bella Monaca possa essere fatto in altre parti della città di Roma e perché no, anche in altre parti d’Italia”.

Potrebbe interessarti

Check out other tags:

Articoli Popolari