Cittadini concordi: una giusta contestazione
Roma, 5 feb. (askanews) – Dalla Francia a Bruxelles sotto gli occhi dei leader europei, al Nord Italia. La protesta dei trattori arriva adesso anche a Roma.Gli agricoltori contestano diverse misure dell’Unione europea, dall’obbligo di tenere a riposo alcuni terreni, ai vincoli ambientali imposti dalla Politica agricola comune (Pac), chiedono tra le altre cose maggiori aiuti, lamentando che quelli previsti non raggiungono i piccoli coltivatori, e una tutela dalle importazioni di prodotti esteri.In un mercato della Capitale, i romani sono tutti d’accordo con la protesta e si schierano al fianco dei trattori, sperando anche di veder calare i prezzi. “Fanno bene, è aumentato tutto e la pensione è rimasta stabile, sono dalla parte loro”. “Fanno bene perché hanno diritto anche loro di vivere, guarda la frutta quanto costa, a loro la pagano pochi centesimi al kg e qui la vendono a 2 euro e 50”. “Bloccassero tutta la città, andassero al Quirinale”. “È giusta questa manifestazione, il loro lavoro è molto poco pagato, io spero si facciano rivalere e naturalmente spero anche in un ritorno per noi cittadini, perché i prezzi sono inaccessibili”.”Hanno ragione, sentendoli parlare, io non ricordo bene la cifra, ma pagano il latte, il grano, la metà del valore che danno, e non mi sembra una cosa giusta”.D’accordo con la protesta anche i venditori. “La roba è cara, hanno ragione, i prezzi sono alti, se abbassano i prezzi noi anche lavoriamo un po’ di più”. Si parla anche del possibile arrivo dei trattori a Sanremo. “Noi lo vediamo il festival, speriamo che arrivino”.