ROMA – “Purtroppo ieri non si capiva niente, il chiasso era assordante e non sentivo niente. Il rammarico è che invece durante le prove, con lo stadio vuoto e poche persone sugli spalti, l’inno era venuto bene, roba da brividi”. Al Bano ai microfoni di Tele Radio Stereo fa mea culpa sulla stecca presa cantando l’Inno d’Italia alla finale di Coppa Italia che la Juventus si è aggiudicata sconfiggendo l’Atalanta allo Stadio Olimpico di Roma. Il web non gli ha perdonato lo scivolone.
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Il cantante di Cellino San Marco però un sassolino dalla scarpa se lo toglie: “Ieri venivano a vedere la partita, non Al Bano. Era la prima volta che facevo una cosa del genere, ma al di là dell’esito la rifarei. Si dovrebbe però cambiare qualcosa perché se giustamente la gente va allo stadio per la partita e non le importa nulla dell’inno d’Italia, c’è anche da dire che un momento del genere andrebbe vissuto in rispettoso silenzio. Non è possibile fare quel casino, non è una fiera”.
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