Nella prestigiosa sede meneghina di Boston Consulting Group
Milano, 2 feb. (askanews) – Milano può diventare la prima vera smart city in Italia, ma per esserlo serve una marcia in più. Ragionando sulla interoperabilità. E comunque ogni smart city fa storia a sé: impossibile trasportare un modello di mobilità da una città all’altra. È quanto è emerso da un convegno promosso da American Chamber of Commerce nella prestigiosa sede meneghina di Boston Consulting Group a Milano.Ad aprire le danze nel talk “Intermodalità e Smart Cities: il futuro della mobilità” il managing director di AmCham Italy, Simone Crolla.L’assessore al Bilancio e Patrimonio Immobiliare del Comune di Milano Emmanuel Conte ha spiegato come molta parte dei finanziamenti “intercettati” dalla città vada alla mobilità, tema attuale, legato alla sostenibilità ecologica e sociale, oltre alla stessa stabilità economica.A sua volta il presidente e Ceo di Ferrovie Nord Milano, Andrea Gibelli ha definito “sbagliato considerare Milano, hinterland e la Lombardia come tre entità separate”: “è possibile una Milano Smart city se viene concepita all’interno di un nuovo pardigma, che è quello di una dimensione regionale e dove a livello mondiale le grandi sfide dei prossimi trent’anni si giocano tra 10 e 20 milioni di abitanti e la Lombardia con al centro Milano può accettare questa sfida, integrando completamente i propri servizi di mobilità”.Tutto deve essere interconnesso nella città del futuro. Ma serve una marcia in più. Il presidente di ACI Infomobility Geronimo La Russa: “Milano può diventare – dice – la prima smart city in Italia perché ne ha tutte le caratteristiche: è una città che attrae tantissimo turismo, tanti giovani, tante persone proiettate verso il futuro: è la locomotiva d’Italia in tema economico, è la capitale della cultura italiana, di qua passa tanta gente che ha l’esigenza di muoversi facilmente e liberamente con tutti i mezzi, meglio se integrati con l’infomobilità. Riusciremo sicuramente a fare delle applicazioni che permettano degli spostamenti intermodali, facili e fruibili da tutti”.Insomma tutto più che mai attuale. Giusto argomento da dibattito di livello, come spiega Federica Di Pillo, a capo della comunicazione di AmCham Italy: “Abbiamo voluto come Amcham Italy – spiega – dedicare uno dei nostri appuntamenti del programma di incontri Walk the Talk ad un tema a noi molto caro, non fosse altro perché la stragrande maggioranza delle aziende che fanno parte della business community italo-americana di Amcham Italy si occupano in un modo o nell’altro di una serie di servizi, tecnologie e offerta che sicuramente vanno ad impattare su quelle che sono le esigenze delle nuove città e quindi delle smart cities”.A prendere la parola nel talk anche Emmanuel Becker, managing director di Equinix, Alessandro Lega, managing director legal southern Europe e presidente del CdA di FedEx Italy, Gianmarco Lucchini, managing director di Aecom Italy e per Boston Consulting Group Andrea Chiappetta.Servizio di Cristina GiulianoMontaggio: Linda VerzaniImmagini askanews, archivio