ROMA – Porre al centro dell’agenda l’autoderminazione di donne e ragazze, anzitutto rispetto al proprio corpo e alla propria salute: questo l’appello ai governi del G7 rivolto da Meganne Lorraine Ceday Boho, esponente dell’associazione Ligue Ivoirienne des Droits des Femmes.
A MARGINE DEL SUMMIT CIVIL 7
L’attivista ne parla con l’agenzia Dire nella sede della Fao, a margine del summit del Civil7, alleanza delle organizzazioni della società civile che ambisce e prova a rappresentare tutti i Paesi del mondo. Le parole che Boho scandisce più volte, in inglese, sono “bodily autonomy”: letteralmente autonomia corporea, in senso lato autodeterminazione, nelle scelte e nella vita. Il tema sono i diritti umani, di tutte, anche rispetto alla salute sessuale e riproduttiva. Secondo Boho, ospite a Roma dell’ong Aidos e della rete Network italiano per la salute globale, è fondamentale che questi diritti siano rispettati e promossi in ogni Paese.
“Sono originaria della Costa d’Avorio, dove l’aborto è illegale e troppe volte le donne sono viste come un mero oggetto da scambiare o da vendere”, denuncia l’attivista. “Vorrei che il vertice dei capi di Stato e di governo del G7 previsto il mese prossimo in Puglia contribuisse a contrastare gli attacchi ai diritti delle donne che nel mondo si stanno intensificando; e che, di più, si battesse perché i diritti riproduttivi fossero considerati a tutti gli effetti come diritti umani fondamentali”. Per il lavoro con la sua associazione, in particolare per l’impegno di sensibilizzazione contro la violenza di genere, Boho è stata insignita nel 2022 del Franco-German Human Rights Prize.
L’articolo L’ivoriana Meganne Boho: “Il G7 si impegni ora per i diritti delle donne proviene da Agenzia Dire.
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