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Per 9 italiani su 10 il cibo è cultura e corretto stile di vita

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Rapporto Federalimentare/Censis presentato oggi alla Camera

Roma, 15 apr. (askanews) – Per oltre il 93% degli italiani il cibo è cultura e un corretto stile di vita e una dieta equilibrata sono tra le priorità. A fare da garante alla libertà di scelta da parte del consumatore c’è l’industria alimentare, che porta in tavola cibo di qualità, sano e sicuro.Luigi D’Eramo, Sottosegretario al Masaf: il cibo italiano è buono, dalla qualità altissima, dalla tipicità ineguagliabile, ma ricordiamo la straordinaria maestria dei nostri chef e cuochi di sapere trasformare un prodotto tipico e unico in piatti altrettanto unici. Che poi raccontano la storia, la tradizione, la cultura dei nostri territori, delle nostre aree interne, delle nostre montagne e delle nostre zone di mare. E’ veramente un patrimonio eccezionale”.Se ne è discusso oggi alla Camera nel corso del convegno “Il valore dello stile italiano tra cultura del buon vivere e alimentazione”, organizzato da Federalimentare. Durante l’incontro, al quale ha preso parte anche il presidente di Federalimentare Paolo Mascarino, è stato presentato anche il secondo Rapporto Federalimentare-Censis “Cibo e libertà. Binomio inscindibile nello stile di vita italiano”.Luigi D’Eramo, Sottosegretario al Masaf: “tanti dati importanti per avere sempre un quadro preciso e per chiaramente modulare anche una serie di scelte e di interventi, quindi un confronto assolutamente importante. Uno su tutti è molto chiaro: che gli italiani scelgono con consapevolezza quello che vogliono mangiare e questo è un ulteriore elemento di garanzia rispetto a tutto il nostro settore agroalimentare”.Un comparto che nel 2024 è arrivato alla quota record di 70 miliardi di export e per il quale, oggi più che mai, sono fondamentali il tema della sicurezza, della sostenibilità e della difesa dalle fake news in ambito alimentare. Quanto al ciboMaria Siclari, direttore generale Ispra: “è giusto che sia cultura, ma poi la cultura va un po’ anche guidata con le giuste informazioni”. “Oggi c’è una tale innovazione anche nella produzione del cibo che è giusto dare le giuste informazioni: dal nostro punto di vista il cibo deve garantire anche la sostenibilità ambientale e quindi produrre cibo senza distruggere l’ecosistema ma oggi le tecnologie ci possono aiutare, quindi è possibile coniugare le due esigenze”.Secondo il rapporto gli italiani sono consapevoli che uno stile di vita inappropriato può avere conseguenze negative sulla salute ma questo, per il 37% non accade a causa della scelta di un singolo alimento o prodotto, ma del proprio stile di vita alimentare. Insomma no alla demonizzazione tra “cibi buoni” e “cibi cattivi” e sì a corretti stili di vita e alla corretta informazione.Maria Siclari, direttore generale Ispra: “in una sola parola dobbiamo garantire benessere ai cittadini”. “In questo momento garantire la sicurezza alimentare significa anche dare delle informazioni sulla qualità del cibo che mangiamo”.E nella giornata nazionale del Made in Italy il ministro delle Imprese Urso in un video messaggio ha voluto sottolineare il talento e la tenacia delle imprese e dei laboratori italiani, che ogni giorno portano nel mondo prodotti straordinari, simbolo di qualità e del nostro saper fare.

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