Servono soluzioni equilibrate per prevenzione e deterrenza
Roma, 12 set. (askanews) – “Il 3 settembre ho comunicato direttamente all’Anci, al Ministero dell’Interno e al Ministero delle Imprese e del Made in Italy l’intenzione di istituire un tavolo tecnico immediato ed efficace per definire le regole di base per le omologazioni di tutti i dipositivi strumentali, compresi gli autovelox”. Lo ha detto il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, rispondendo ad un’interrogazione nel corso del question time al Senato.Il tavolo, ha aggiunto, definirà “nuove regole per l’omologazione in modo da arrivare alla soluzione del problema che abbiamo ereditato” che saranno “soluzioni equilibrate in chiave di prevenzione o detrerrenza e non come una tassa imposta su strade a bassa incidentalità”.Salvini ha aggiunto che i limiti a 30 kmh vanno applicati “con buon senso”, in zone limitate della città e “non per ideologia per combattere le auto”.”Ho firmato una direttiva che prevde che la fissazione di limiti 30 kmh venga determinata dove ci sono pericoli o alti tassi di incidentalità motivati su alcune zone della città non sull’80% della superficie cittadina come avvenuto a Bologna” ha detto.La direttiva, ha aggiunto Salvini, “conferma il fatto che il limite a 30 kmh può essere anche un problema ambientale e non solo di lavoro o di traffico come certifica uno studio del Mit di Boston”.”Quindi – ha concluso Salvini – autovelox e zone a 30 kmh vanno applicati con buon senso ed in zone parziali della città e non applicate con ideologia per combattere le auto che piaccia o non piaccia a molta gente servono per andare a lavorare”.