Premi a D.Damrosch, J.Hublin, E.Willerslev, H.Falcke e Fond. Rava
Berna, 18 nov. (askanews) – Dalle immagini dei buchi neri alla letteratura mondiale, dal DNA antico alla paleontologia, all’impegno per l’Umanità e Pace: sono gli ambiti oggetto del riconoscimento dei Premi Balzan 2023. I Premi sono stati consegnati al Palazzo federale di Berna, alla presenza del Presidente del Consiglio nazionale della Confederazione svizzera Martin Candinas, nel corso di una cerimonia introdotta dalla presidente della Fondazione Balzan “Fondo”, Gisèle Girgis-Musy, e dal presidente della Fondazione Balzan “Premio”, Alberto Quadrio Curzio.”Il Premio Balzan 2023 si potrebbe sintetizzare, nella sua diversificazione per materie scelte e premiate, in due caratteristiche – spiega Alberto Quadrio Curzio, presidente dellaFondazione Balzan “Premio” – Una caratteristica è che la ricerca scientifica è assolutamente essenziale per il progresso. La seconda caratteristica è che il progresso non è una categoria astratta, ma è una categoria che si rende indispensabile per far si che l’umanità possa migliorare, che la socialità delle persone possa aumentare. Ma il Premio indica anche un altro valore: quello che si può definire come ‘solidarietà innovativa’, che è un elemento cruciale per la pace, che oggi come oggi rappresenta una urgenza” .I premi sono stati assegnati a David Damrosch per la “Letteratura mondiale”; Jean-Jacques Hublin per “Evoluzione umana: paleoantropologia”; Eske Willerslev per “Dna antico ed evoluzione umana”; Heino Falcke per “Immagini ad alta risoluzione: dagli oggetti planetari a quelli cosmici”.Oltre ai quattro premi destinati alla ricerca – scientifica e umanistica – il Premio Balzan quest’anno ha voluto riconoscere anche l’impegno per “L’umanità, la pace e la fratellanza trai popoli” – premio assegnato con un intervallo non inferiore ai tre anni – conferendo il riconoscimento alla Fondazione Francesca Rava.”Il metodo della Fondazione Francesca Rava è essere concreti, efficienti ed efficaci e usare in modo responsabile le risorse: abbiamo meno del 5% di spese di struttura – dice Mariavittoria Rava, presidente e fondatrice della Fondazione Francesca Rava, a margine della premiazione – Ma nel realizzare in modo concreto ospedali, come l’ospedale pediatrico in Haiti che salva 80.000 bambini, scuole, che portano a un futuro come cittadini responsabili indipendenti del loro Paese altrettante migliaia di bambini, lo facciamo in un modo concreto e con il cuore. Riteniamo che per salvare il mondo bisogna cambiare il cuore delle persone, creare moltiplicatori responsabili. E noi lo facciamo con migliaia di volontari, giovani e meno giovani, professionisti che danno il meglio di quello che sanno per portare in questi Paesi competenze e trasferirle; lo facciamo attraverso l’empowerment, non l’assistenzialismo. Crediamo che bisogna dare gli strumenti e alle persone per aiutarsi da sé creando dei meccanismi virtuosi di aiuto”.La cerimonia di consegna dei Premi Balzan si svolge ad anni alterni a Roma, alla presenza del Presidente della Repubblica italiana, e a Berna, alla presenza di un membro del Consiglio Federale o del Consiglio Nazionale svizzero. Per ciascun premio la Fondazione Balzan ha assegnato 750.000 franchi svizzeri. Gli studiosi premiati sono impegnati a destinare metà della somma ricevuta a progetti di indagine di giovani ricercatori.