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Spazio, estrarre ossigeno sulla Luna dalla regolite: progetto di Asi e PoliMi

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Lancio entro il 2028, servirà da supporto alle future missioni umane sulla Luna

Milano, 26 lug. (askanews) – Ossigeno estratto direttamente sulla Luna dalla regolite, l’insieme di rocce frammentate che ricoprono la superficie lunare, da utilizzare come combustibile per le future astronavi e, naturalmente, per facilitare la permanenza di lunga durata sul nostro satellite naturale ai futuri astronauti.Si tratta di ORACLE, (Oxygen Retrieval Asset by Carbothermal-reduction in Lunar Environment), un processo già studiato e, in parte verificato in laboratorio, dal gruppo ASTRA del Politecnico di Milano che ha firmato un accordo con l’Asi, l’Agenzia Spaziale Italiana per lo sviluppo e la validazione di questa tecnologia e la realizzazione di un dimostratore tecnologico, con una validazione, entro la fine del decennio, nell’ambiente operativo di destinazione, cioè la Luna, come spiegano Michèle Lavagna, Responsabile scientifico del Progetto per il Politecnico di Milano e Simone Pirrotta, responsabile dell’ufficio esplorazione robotica dell’ASI.”Estrarre ossigeno della regolite lunare, così come tante altre risorse che troviamo su altri corpi celesti è una condizione essenziale per preparare l’esplorazione umana del futuro”, ha spiegato Pirrotta”Oracle – ha aggiunto Michèle Lavagna – è un esperimento che si basa su un processo termico che consente di estrarre l’ossigeno dalla sabbia secca che non contiene già acqua ed è una grande sfida, anche dal punto di vista ingegneristico perché si tratterà di rendere molto piccolo quindi di miniaturizzare un impianto chimico. Ma non solo, ci sarà anche da affrontare la sfida di stivare l’ossigeno in un ambiente vuoto come quello lunare”.Questo progetto pone, sin da ora, l’Italia tra i primi Paesi al mondo a sviluppare e detenere una tecnologia strategica per l’estrazione e lo sfruttamento delle risorse “in situ” sul suolo di altri copri celesti, in questo caso la Luna.I primi passi della collaborazione tra Asi e Politecnico di Milano, a cui presto si affiancherà anche un partner industriale, saranno finalizzati alla progettazione e alla definizione degli aspetti d’interfaccia verso il lander che ospiterà una versione preliminare dell’impianto con l’obiettivo di inviare un dimostratore sulla Luna già entro il 2028.

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