Il festival diretto da Laura Trisorio si sposta al teatro Augusteo
Giovedì 17 in programma 4 film tra cui un focus sul divo della pop art
Pensate di conoscere tutto di Andy Warhol? Nonostante la fama mondiale che ammanta la sua figura da 60 anni, c’è ancora qualcosa da scoprire. Lo racconta “The Warhol Effect”, il documentario di Lloyd Stanton e Paul Toogood che sarà proiettato in prima nazionale in chiusura della seconda giornata di Artecinema, giovedì 17 ottobre alle 21.15 nel Teatro Augusteo.
Dopo l’inaugurazione nel teatro San Carlo con “Tehachapi” di JR, il festival diretto da Laura Trisorio si sposta nella storica sala di Piazzetta Duca D’Aosta. Il lungometraggio clou della giornata è un focus sulla produzione di Warhol degli anni ’70 e ’80 che fino a oggi ha ricevuto poca attenzione. Il documentario esplora la sua evoluzione come artista, dall’essere sopravvissuto a un attentato al suo ritorno alla pittura. Attraverso interviste ai suoi amici e ad artisti come Damien Hirst, KAWS, Jeff Koons, Marilyn Minter, Tom Sachs, Julian Schnabel, Larry Gagosian, Debbie Harry, Tama Janowitz, Kim Kardashian e Chris Stein, il filmato offre una nuova prospettiva sull’enigmatica figura che continua ad influenzare il mondo dell’arte di oggi.
Il programma della giornata invece comincerà alle ore 16 con la proiezione di “Arte povera. Appunti per la storia” di Andrea Bettinetti, pellicola italiana dell’anno scorso. il documentario narra la nascita e l’evoluzione dell’Arte Povera attraverso studi d’artista, fondazioni, gallerie e musei, raccontando i protagonisti di un movimento radicale e innovativo dal 1967 a oggi. Tra le testimonianze di artisti, galleristi, fotografi, familiari c’è anche una conversazione con Germano Celant realizzata nel 2019.
Alle ore 17.55 si proseguirà con “Emilio Isgrò. Autocurriculum sotto il sole” di Davide Bassanesi. Il film racconta l’universo creativo di Isgrò, artista della cancellatura, poeta visivo, scrittore e drammaturgo. Confrontandosi con i testi ‘sacri’ della letteratura italiana e le dichiarazioni dei diritti umani e ridisegnando mappe geografiche, sagome di volti, ritratti, l’artista cancella per ricostruire nuovi sensi.
Nel dicembre 2021 l’artista islandese Ragnar Kjartansson inaugura una mostra monumentale in un nuovo centro artistico chiamato GES-2 nel cuore di Mosca. È il tema di Soviet Barbara, the Story of Ragnar Kjartansson in Moscow di Gaukur Úlfarsson, che sarà proiettato alle 19.25. L’elemento principale della mostra è una ‘scultura vivente’ chiamata Santa Barbara. L’arrivo e la popolarità della soap opera Santa Barbara nella vita russa dopo la caduta dell’Unione Sovietica possono essere visti come una metafora delle speranze di apertura culturale tra Est e Ovest dopo la fine della Guerra Fredda.
Artecinema proseguirà nei giorni 18 – 19 – 20 ottobre presso il Teatro Augusteo con proiezioni dalle ore 16.00 alle ore 23.30 a ingresso gratuito.